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Processione dei Misteri

 
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I MISTERI DEL DI ZINNO

Nel 1740 le Confraternite di Sant'Antonio Abate, Santa Maria della Croce e della Santissima Trinità fanno costruire al Di Zinno sei macchine ciascuno
Di Zinno non volle sacrificare la suggestione che erompe completa ed avvincente dall’oscillare naturale dei capelli al vento, alla viva luce degli occhi mobili, dal colorito delle guance, dal palpito del respiro.
Volle, quindi, conservare la vita nella sua intima essenza ma affidò ai corpi la funzione delle statue, immobilizzando busti, gambe e braccia negli atteggiamenti richiesti dall’azione scenica, legando i protagonisti a sostegni invisibili in modo quasi prodigioso.
Ogni Mistero è costituito da una barella di legno nella quale è inserita una struttura in ferro e acciaio (per ottenere dall’uno resistenza e dall’altro elasticità) che, sviluppandosi in verticale, si ramifica e porta ad ogni estremità delle imbracature, in ognuna delle quali viene posto un bambino.
I bambini rappresentano angeli, diavoli, santi e madonne e sembrano sospesi nel vuoto perché le imbracature sono nascoste dai costumi e la struttura diventa parte integrante degli elementi decorativi del Mistero diventando per esempio il piede di un tavolo (Misteri di San Crispino e di San Nicola), il picciolo di un cedro (Mistero di San Nicola), un serpente (Mistero dell’Immacolata Concezione), una catena (Mistero di San Michele), un bastone da pellegrino (Mistero di San Rocco). Sulla base del Mistero sono presenti altri personaggi interpretati, a seconda del ruolo, da bambini o da adulti.
I Misteri vengono portati a spalla in processione per le vie della città e il passo cadenzato dei portatori, facendo oscillare la struttura in ferro, crea l’illusoria sensazione di vedere angeli e diavoli volare a diversi metri da terra.
Di Zinno, intorno al 1740, ideò ben ventiquattro Misteri ma sei non ressero al collaudo e altri sei, che rappresentavano il Corpo di Cristo, la SS. Trinità, Santa Maria della Croce, la Madonna del Rosario, Santo Stefano e San Lorenzo, furono distrutti durante il terremoto del 26 luglio 1805 dal crollo degli edifici in cui erano conservati. Da allora hanno sfilato i rimanenti dodici Misteri raffiguranti Sant'Isidoro, San Crispino, San Gennaro, Abramo, Maria Maddalena, Sant'Antonio Abate, l’Immacolata Concezione, San Leonardo, San Rocco, l’Assunta, San Michele e San Nicola fino al 1959 quando i cugini Tucci realizzarono un tredicesimo Mistero, il Santissimo Cuore di Gesù, sulla base di un disegno attribuito al Di Zinno.

L'ORIGINE DEL CORPUS DOMINI

L'ORIGINE DEI MISTERI

I MISTERI A CAMPOBASSO

PAOLO SAVERIO DI ZINNO

LE SCHEDE DEI MISTERI


 

 
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