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I Sotterranei
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I sotterranei, ricavati nei secoli dall’opera dell’uomo, rappresentano una realtà nascosta del borgo antico. Gran parte della pietra fu estratta per poter costruire i palazzi per cui si possono immaginare i volumi esistenti nel sottosuolo.
A seguito del catastrofico terremoto del 1456, il conte Cola di Monforte progettò la nuova città, con un assetto difensivo, dotandola di doppia cinta muraria, interrotta dalle porte che davano accesso al borgo. Utilizzò i vuoti esistenti collegandoli tra loro e rendendoli funzionali ad una logica militare. Una ragnatela di cunicoli, una sorte di “rete” in tempi medievali che consentiva la comunicazione rapida da più punti. Tra i sotterranei fotografati, ci sono alcuni tratti dell’antico camminamento che permetteva alle guarnigioni di spostarsi velocemente da una torre all’altra e dalle mura di cinta alla parte alta del colle. Su questa attendibile ipotesi l’Associazione orienta le ricerche con l’obiettivo di ripercorrere il leggendario passaggio che permetteva l’estrema fuga in caso di prolungati assedi. Nel corso dei secoli i sotterranei hanno subito diverse destinazioni: verso la fine del XV sec. con l’ampliamento del borgo e l’istituzione della dogana con l'editto di Ferrante d’Aragona, furono aperti i fondaci della farina, del sale, delle carni.
Durante la seconda guerra mondiale furono utilizzati come rifugi antiaerei.
Negli anni sessanta furono adibiti a discoteche e luoghi di incontro di giovani, per l’ampiezza dei locali e l’isolamento acustico.
Successivamente abbandonati e non più utilizzati con fini sociali, sono stati identificati come discariche di materiale edile a seguito di ristrutturazioni.
Attualmente sono molto ricercati per renderli fruibili come pub e ristoranti.


 

via Orerfici

 

ex carbonaia

 

Volta

 


via Ziccardi

 


via Ziccardi 2

 


vico Pennino


Porta Mancina


La Torretta


Riserva


Riseva 2


Via S. Antonio Abate

Via S. Antonio Abate


Via Ziccardi

Palazzo Iapoce


via Orefici 2



Il Palazzo del Regio Tribunale

In via Ziccardi si trova un palazzo costruito nella seconda metà del XVIII secolo che fu utilizzato come Regio Tribunale Civile e Penale.
Nei piani interrati di questa costruzione fu collocato un piccolo carcere utilizzato per recludere gli imputati in attesa di giudizio. I condannati venivano poi trasferiti nel carcere di Lucera.

Il locale è costituito da un piano seminterrato e da un altro sotterraneo.
Il primo era probabilmente utilizzato dai gendarmi ed era in comunicazione con l’ambiente sottostante attraverso una ripida scala ed una botola.
Il piano più in basso, invece, è composto da due stanzoni privi di luce; ogni stanza è collegata con l’ambiente sovrastante attraverso una botola nel soffitto.
Lungo le pareti sono ancora visibili delle nicchie scavate nella roccia ed utilizzate probabilmente come celle.



ex-carceri1


ex-carceri 2


ex-carceri 3


ex-carceri 4

ex- carceri 5

   
   
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